Lo spettro elettromagnetico è l’insieme di tutti le tipologie di onde elettromagnetiche. I campi elettromagnetici costituiscono quella parte dello spettro elettromagnetico compresa tra le frequenze di 0 Hz e 300 GHz. Tale intervallo, anche dal punto di vista normativo e legislativo, viene suddiviso in due range: bassa frequenza, tra 0 e 100 kHz, e alta frequenza, tra 100 kHz e 300 GHz. All’interno della bassa frequenza esiste poi un intervallo denominato ELF: Extremely Low Frequency (tra 30Hz e 300Hz) che è tipico delle emissioni dei campi elettromagnetici generati dalle infrastrutture elettriche di produzione, trasporto e distribuzione dell’energia elettrica.
In tutti gli ambienti, sia domestici che di lavoro sono presenti campi elettromagnetici che possono avere origine naturale come la luce stessa, o artificiale generati dalla presenza massiccia di impianti e dispositivi elettrici. Nel corso del ventesimo secolo, l’esposizione ambientale a campi elettromagnetici d’origine artificiale è costantemente aumentata a seguito della richiesta d’energia, del continuo sviluppo delle tecnologie di comunicazione senza fili e delle modifiche intervenute nelle pratiche lavorative.
Quando un essere umano è immerso in un campo elettromagnetico assorbe energia e si ha uno scostamento dalle condizioni di equilibrio naturale, per questo è importante proteggere le persone dai possibili effetti a lungo termine sul corpo umano ancora prima che i vari studi scientifici e medici dimostrino i reali effetti dei campi elettromagnetici sulla salute.
L’interesse al problema dell’inquinamento elettromagnetico è cresciuto soprattutto negli ultimi anni, a seguito delle numerose ricerche e studi eseguiti. Sono state redatte norme e documenti tecnici, fino alla promulgazione di leggi specifiche a tutela degli ambienti maggiormente a rischio, come il posto di lavoro, più in particolare il Decreto Legislativo 81/08 (Testo unico in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro) per primo definisce l’esposizione a campi elettromagnetici un rischio specifico a cui e sottoposto il lavoratore; questo rischio deve essere quindi valutato e limitato otto certi limiti per garantire la salubrità dell’ambiente e la non pericolosità dell’attività svolta.
Oltre ai possibili effetti sul corpo umano i campi elettromagnetici possono creare disturbi e interferenze con le apparecchiature elettroniche, per questo sono stati fissati dei limiti, a livello europeo, che ne garantiscono un rendimento soddisfacente e sicuro.
In tutti i processi industriali che richiedono correnti di elevata intensità o l’impiego di intensi campi elettrici o magnetici, l’utilizzo di appositi sistemi di schermatura è fondamentale per proteggere sia i lavoratori sia le apparecchiature elettroniche presenti nelle vicinanze delle sorgenti di campo.
BEShielding s.r.l., grazie alla sua realtà strutturata, è in grado di fornire una consulenza professionale completa: tutti i provvedimenti tecnici necessari per ridurre i livelli di esposizione, la progettazione e la produzione di opportuni schermi metallici per la mitigazione dei campi magnetici ELF, nel rispetto dei valori imposti dalla legge quadro n° 36 del 22/02/2001, DPCM 8 luglio 2003 e DM 29 Maggio 2008, portando gli opportuni benefici dal punto di vista ambientale alle persone coinvolte, attenuando e riportando nello stesso tempo i valori di emissione dei campi magnetici nei limiti prestabiliti.